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Many of you will immediately think of Venice as the city of San Marco, with its bell tower, the channels with the gondolas, a center unchanged over the centuries, but hardly anyone will think of considering it as an excellent fishing sport spot. Yes, that’s Venice too: a lagoon with great potential, but be careful because a lot of the natural aspects that had always characterized this part of my land no longer exist, as now the fragile balance on which rested the lagoon ecosystem must be considered lost. In a few lines you’ll know more.

A molti di voi il nome di Venezia farà subito pensare alla città di San Marco, al suo campanile, ai canali con le gondole, a un centro storico immutato nei secoli, ma a quasi nessuno verrà in mente di considerarla come un eccellente spot di pesca sportiva. Sì, anche questa è Venezia: una laguna dalle grandi potenzialità, ma fate attenzione perché molta della natura che da sempre aveva caratterizzato questa parte della mia terra non esiste più, così come ormai perduto deve essere considerato il fragile equilibrio su cui si basava l’ecosistema lagunare. Tra qualche riga ne saprete di più.

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The Venice lagoon teeming with life, and where there’s life there are large predators: turbots and sea basses are the lords in this environment. The first time I saw this picture of Manuele Rivaletto I remained intrigued, certainly about the magnificent preys in his hand, but also for the fact that he lives a stone’s throw from the lagoon and has therefore a profound knowledge of those waters.

La laguna di Venezia pullula di vita, e dove c’è vita ci sono i grandi predatori: rombi chiodati e spigole sono i signori di questo ambiente. La prima volta che vidi questa foto di Manuele Rivaletto ne rimasi incuriosito, certo per le magnifiche prede che tiene in mano, ma anche per il fatto che abita a due passi dalla laguna ed è pertanto un profondo conoscitore di quelle acque.

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The lagoon environment is attended by a myriad of small organisms such as gobies, mullets, needlefish, crabs, cuttlefish, all animals within the feeding range of sea bass.

L’ambiente lagunare è frequentato da una miriade di piccoli organismi come ghiozzi, cefali, aguglie, granchi, seppie, tutti animali rientranti nella dieta della spigola.

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This fish has an excellent meat, so don’t be surprised that the majority of local anglers do not practice catch and release. Unlike the rivers, lagoons are directly related to the open sea from which the large predators come; sportfishing doesn’t threaten the delicate balance of the lagoon. There’s something else to fear.

Questo è un pesce dalle carni eccellenti, quindi non deve meravigliare il fatto che la maggioranza dei pescatori della zona non pratichino il catch and release. A differenza del corsi fluviali le lagune sono direttamente connesse al mare aperto, luogo da cui provengono i grossi predatori; la pesca sportiva non rappresenta una minaccia al delicato equilibrio lagunare. C’è ben altro di cui avere orrore.

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Here’s the secret to catching beautiful fish like those you see in the pictures: small mullets. Fishing in the lagoon for large predators by using live bait is a real waiting game: don’t think that it’s easy, many expeditions come back empty-handed simply because the fish didn’t come from the sea. In any case, in this time of year it is not possible to go fishing in the lagoon as a matter of force majeure…

Ecco il segreto per la cattura di splendidi pesci come quelli che avete visto nelle foto: cefaletti. Quella della pesca in laguna ai grandi predatori mediante l’innesco dell’esca viva è una vera e propria caccia d’attesa: non pensiate che sia facile, tante uscite vanno a vuoto semplicemente perché il pesce non è entrato dal mare. In ogni caso, in questo periodo dell’anno non è possibile praticare la pesca in laguna per questioni di forza maggiore…

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Here’s how the lagoon looks in recent days: ice, ice everywhere. In the last 90 years Venice hadn’t been shackled by such a frost, the cause of all of this is a cold air current from Siberia also responsible for numerous deaths in the rest of Europe.

Ecco come si presenta la laguna in questi giorni: ghiaccio, ovunque ghiaccio. Erano 90 anni che Venezia non veniva attanagliata da un simile gelo; la causa di tutto ciò è una corrente d’aria fredda proveniente dalla Siberia responsabile anche di numerosi decessi nel resto d’Europa.

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Also the channels in the heart of the city were obviously covered with an ice layer, to be exploited for an unusual gondola ride: if you do not do it now, you’ll probably have to wait another 90 years.

Ovviamente pure i canali nel cuore della città sono stati ricoperti da uno strato ghiacciato, occasione da sfruttare per un insolito giro in gondola: se non lo farete ora, la prossima volta potrebbe capitarvi tra altri 90 anni.

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The big thing you see in this picture is a big problem for the lagoon, but of all the abominations whit which the Italiot state started to humiliate the land of San Marco, this is one of the least serious: even if a tragedy like the one that you know were to occur, it would still have less impact than the massive concreting and the industrial port.

La grossa cosa che vedete in questa foto rappresenta un grosso problema per la laguna, ma di tutte le nefandezze con cui lo stato italiota si è messo a umiliare la terra di San Marco questa è tra le meno gravi: anche se dovesse verificarsi una tragedia come quella che conoscete, avrebbe comunque meno ripercussioni della massiccia cementificazione e del porto industriale.

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Before proceeding to describe the evils of the lagoon I propose you to look at this image taken from a satellite: there’re three access routes through which the Adriatic Sea’s water can enter and exit, now three points upset with brutality. The lagoon of Venice stretches from north to south and its morphology reflects the type of pollution that afflicts it: the northern part is a clean and the environment is uncontaminated (at least for a few more months), in the central zone there are the islands of the city itself and there’s an organic pollution linked to the presence of man, but also an industrial one due to the industrial port of Marghera managed by the Italian style (uncontrolled chemical spills, continuous changes of oil tankers).

Prima di continuare a descrivervi i mali della laguna vi propongo di dare un’occhiata a questa immagine ripresa dal satellite: sono tre le vie di accesso attraverso cui l’acqua del Mare Adriatico può entrare e uscire, tre punti ormai sconvolti con brutalità. La laguna di Venezia si estende da nord a sud e la sua morfologia rispecchia il tipo di inquinamento che l’affligge: la parte nord è pulita e l’ambiente incontaminato (almeno per qualche mese ancora), su quella centrale sorgono le isole della città e vi è un inquinamento organico legato alla presenza dell’uomo, oltre che industriale dovuto al porto di Marghera gestito all’italiana (sversamenti chimici incontrollati e continui passaggi di petroliere).

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The one pictured is a boat carrying a type of raw material that the lagoon and the inhabitants of Venice have learned to know very closely: concrete.

Quella nella foto è un’imbarcazione trasportante un tipo di materia prima che la laguna e gli abitanti di Venezia hanno imparato a conoscere molto da vicino: il cemento.

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Look at this photograph: before there was blue sea, now the dominant color is the reinforced concrete’s gray. The workers carry on their shoulders the effigy of MoSE, as much hideous as consistent with the landscape that surrounds them.

Guardate bene questa fotografia: dove prima c’era mare azzurro oggi si estendono cantieri il cui colore dominante è il grigiore del cemento armato. Gli operai portano disegnato sulle loro spalle l’effige stilizzata del MoSE, tanto orrenda quanto coerente con il paesaggio che li circonda.

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The same subject of the previous photo but taken from a different point of view: we are near the access of the Lido, the most northerly one.

Lo stesso soggetto della foto precedente ma preso da un punto di vista diverso: siamo nei pressi della bocca di porto del Lido, quella più settentrionale.

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Again the mouth of the Lido: understand now what I mean when I say that where before there was the sea, now there’s only concrete?

Ancora la bocca di porto del Lido: capite ora cosa intendo quando dico che dove prima c’era il mare, ora c’è solo cemento?

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Was this really needed? Really Venice had no other option and this abomination couldn’t be avoided? The answer is obviously negative: the high tides have always existed and in any case they have never been a problem for tourists who consider it a spectacle (have you ever seen how many Japanese enjoy walking in the Saint Mark square wearing black boots by 10 euros a pair?). Think about it: how can a little, corrupt and indebted to the marrow state, which can not even complete a short stretch of highway in decent time (the Salerno-Reggio Calabria highway), how can it claim to solve the troubles of Venice’s lagoon?

Ma serviva veramente tutto ciò? Davvero Venezia aveva le ore contate e non poteva essere evitato oltre questo obbrobrio? La risposta è ovviamente negativa: le alte maree esistono da sempre e in ogni caso non hanno mai rappresentato un problema per i turisti che anzi le trovano divertenti (avete mai visto quanti giapponesi sguazzano divertiti in piazza San Marco indossando i classici stivali neri da 10 euro al paio?). Pensateci: come può un piccolo stato massonico indebitato fino al midollo che non riesce nemmeno a completare un breve tratto autostradale in tempi decenti (Salerno-Reggio Calabria), permettersi di affrontare i problemi della laguna di Venezia?

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Don’t think this is a small matter: a road is much easier to construct than a hydraulic work of this magnitude, nevertheless it is still yet to be completed despite the decades, between contracts delivered to criminal organizations and structures made with poor materials. Unfortunately Italy is one of that countries where apparences are worth infinitely more than the facts, and Venice is one of the most popular and visited places in the world, a stage for the Italiot political class wich is considered foreign by many people in northeast. Venice: what better international showcase to demonstrate how smart you are.

Non pensiate che sia una questione da poco: una strada è infinitamente più facile da costruire rispetto a un’opera idraulica di questa portata, eppure è ancora lì da essere completata nonostante i decenni trascorsi, tra appalti consegnati alle organizzazioni criminali e strutture realizzate con materiali scadenti. Purtroppo l’Italia è un paese dove l’immagine vale più dei fatti, e Venezia è uno dei luoghi più conosciuti e visitati al mondo, un palcoscenico per una classe politica che molti nel nord est considerano quella di uno stato straniero. Venezia: quale miglior vetrina internazionale per dimostrare quanto si è bravi?

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The lobby of the concrete is very strong in this sad country: have you noticed how much of it has been used? You know well the creature who laid the foundation stone of MoSE, we call him in many ways but one of the most popular is “the king of bunga bunga” (and his personal history is deeply tied to the concrete). Please don’t think I sympathize for the adverse political party: the Italiot political class is to be despised alike in its entirety, including the Venetian one. This is one of those rare cases where you can shoot to the heap without the risk of hitting an innocent.

La lobby del cemento è molto forte in questo triste paese… avete notato quanto ne è stato impiegato? Voi conoscete bene la creatura che ha posto la prima pietra del MoSE, dalle mie parti lo chiamiamo il “re del bunga bunga” e guarda caso è uno di quei personaggi la cui storia personale è profondamente legata a quella del cemento. Ora non pensiate che io simpatizzi per lo schieramento politico che gli è avverso: la classe dirigente italiota è da disprezzare in egual modo nella sua interezza, inclusa quella veneta. Questo è uno di quei rari casi in cui si può tranquillamente sparare nel mucchio senza correre il pericolo di colpire un innocente.

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What about the environmental impact such changes will lead this great hydraulic work? Definite answers can’t be given simply because it’s too early, however something can be already seen. In and out currents have become much stronger, which will cause erosion of the substrate at various levels, the first of which will affect the see grass expanses. It also seems that the current strength has had a major impact on number of cuttlefish entering the lagoon to breed, and today there are far fewer, and the trend seems to get worse. The principle underlying the operation of mobile facilities MoSE provides swiveling on metal hinges and these will inevitably destined to creep due to the proliferation of algae and shellfish, a phenomenon that can only be countered by the use of anti-fouling paints, or of toxic substances banned from almost every country in the world. Think about it: the toxic paint used to protect those structures has to be quantified using the unit of measurement known as “tons”. The environmental groups have reported incidents of fish kills attributed to chemicals in the cement used in the construction of structures, but to date no study has been initiated to verify this fact, as well as there were never made serious studies of environmental impact work, apart the one commissioned to endorse it. In this climate of superficiality and smoke screens, there are two certainties on which Venice can count right now: some work is going to devastate the environmental oasis of European interest located Ca’ Roman on the island of Pellestrina; the second one relates directly to the city administration, which previously opposed it and worked alongside the protests of the environmentalists, but following the receipt of funds for an extraordinary amount of 40 million euros it has totally changed its mind (in a perfect Italian style). With a cost of over five and a half billion euros, in 2014 the work should be ready. But I have a question for those people who wanted it: in case of failure, who will go to jail?

Per quanto riguarda l’impatto ambientale, quali cambiamenti porterà questa grande opera idraulica? Risposte certe al momento non se ne possono dare semplicemente perché è troppo presto, tuttavia qualcosa si può già dire. Le correnti di entrata e uscita dalla laguna si sono fatte molto più forti, cosa che provocherà erosioni di substrato a vari livelli, il primo dei quali interesserà le distese di vallisneria e posidonia. Sembra che la forza della corrente abbia avuto un forte impatto anche sul numero di seppie che entravano in laguna per riprodursi; oggi ve ne sono molte meno e il trend sembra peggiorare. Il principio su cui si basa il funzionamento del MoSE prevede strutture mobili basculanti su cerniere metalliche; queste saranno inevitabilmente destinate ad incrostarsi a causa del proliferare di crostacei e alghe, fenomeno che potrà essere contrastato solo mediante l’uso di vernici anti-fouling, ovvero di sostanze tossiche bandite da quasi tutti i paesi del mondo. Pensateci: la vernice tossica impiegata per proteggere quelle strutture va quantificata ricorrendo all’unità di misura chiamata “tonnellate”. Le associazioni ambientaliste hanno denunciato morie di pesci imputate a sostanze chimiche presenti nel cemento impiegato nella costruzione delle strutture, ma ad oggi nessuna indagine è stata promossa per verificare il fatto, così come non sono mai stati eseguiti seri studi di impatto ambientale dell’opera. A parte quello commissionato per avallarla. In questo clima di superficialità e di cortine fumogene, sono due le certezze su cui Venezia può contare sin da subito: la prima è che una parte dell’opera è andata a devastare l’oasi ambientale di interesse europeo situata Cà Roman, sull’isola di Pellestrina; la seconda riguarda direttamente l’amministrazione della città, che prima si era detta contraria all’opera avvallando le proteste degli ambientalisti, ma che in seguito all’ottenimento di fondi straordinari per un importo di 40 milioni di euro ha cambiato idea (in perfetto stile italiano). Con un costo lievitato nel tempo a oltre cinque miliardi e mezzo di euro, nel 2014 l’opera dovrebbe essere pronta, ma avrei una domanda da fare ai responsabili che l’anno voluta: in caso di mancato funzionamento, chi andrà in galera?

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A so depressing scenario should also affect the fishing, but it seems not to be: the thousands of tons of discarded stone appear to have created a new ecosystem: there are more fish out there and also the average size seems increased. It is ironic, I realize, but this is the trend of the moment. To anglers who seem enthusiastic about that, I would remind how clouded that information about the materials used in the construction of Moses, in particular the issue of anti-fouling paints that are used for hinges: tons of TBT and other carcinogens may end up in contaminating the magnificent lagoon fish they catch now with satisfaction. The northern part of the lagoon of Venice could become as polluted as the central one and be forbidden to both professional and sport fishing.

Uno scenario così desolante dovrebbe influenzare negativamente anche la pesca sportiva, ma così sembra non essere: le migliaia di tonnellate di pietra riversate in mare sembrano aver creato un nuovo ecosistema: c’è più pesce in circolazione e anche la taglia media sembra cresciuta. È paradossale, me ne rendo conto, ma questo è il trend del momento. Agli amici pescatori che sembrano entusiasti della cosa vorrei ricordare quanto fumose siano le informazioni sui materiali impiegati nella costruzione del MoSE, in particolare la questione delle vernici anti-fouling che verranno impiegate per le cerniere: tonnellate di TBT e di altre sostanze cancerogene potrebbero finire in laguna contaminando i magnifici pesci che oggi catturano con soddisfazione. La parte settentrionale della laguna di Venezia potrebbe diventare altrettanto inquinata come quella centrale ed essere interdetta alla pesca sia professionale che sportiva.

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Another evil that like a cancer is eating the central lagoon: the industrial port of Marghera, one of the most polluted places in the peninsula and in the world. How could they think to build a petrochemical center in the lagoon, just steps away from the historic center of Venice? What would happen with an oil tanker accident in the lagoon? Pure criminal idiocy. However for a certain answer I suggest you to deepen the very interesting biography of the fascist and mason Mr Giuseppe Volpi, but not limited to the two notions in Wikipedia.

Questo è il male che come un cancro ha ormai divorato la parte centrale della laguna: il porto industriale di Marghera, uno dei luoghi più inquinati della penisola e del mondo. Come hanno potuto pensare di realizzare un petrolchimico nel cuore della laguna veneta, a due passi dal centro storico di Venezia? Cosa accadrebbe nel caso di un incidente a una petroliera quando questa si trova nella laguna? Idiozia criminale allo stato puro. Comunque, per una risposta certa vi consiglio di approfondire la biografia del fascista e massone Giuseppe Volpi, cosa che non significa limitarsi alle due nozioni presenti in Wikipedia.

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After so many bad things, here are some pictures that reconcile with the true spirit of this land: the island of Torcello with the millenial Cathedral of Santa Maria Assunta and the snow-capped Venetian Alps in background.

Dopo tante brutture, ecco qualche immagine che riconcilia con il vero spirito di questa terra: l’isola di Torcello con la millenaria cattedrale di Santa Maria Assunta, e sullo sfondo le Alpi venete innevate.

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In a few months, when the weather will improve, I should be able to write some article on the predators of Venetian waters. But for now you’ll have to settle for these sunsets over the lagoon.

Tra qualche mese, quando le condizioni del tempo miglioreranno, dovrei riuscire a realizzare qualche articolo sulla cattura dei predatori che frequentano le acque veneziane. Adesso però dovrete accontentarvi di questi tramonti sulla laguna.


Category: Sea

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2 risposte a The Venice lagoon

  1. cristian scrive:

    dalla bellezza dei tramonti delle ultime immagini al grigiore e squallore del cemento del mose
    hanno letteralmente rovinato e cambiato la laguna di venezia modificando se non rovinando nla fauna ittica con il loro habitat
    testo coinvolgente ciao cristian

  2. coral reef scrive:

    Spot on with this write-up, I really feel this site needs a
    great deal more attention. I’ll probably be returning to
    read through more, thanks for the advice!

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